23 de dez. de 2017

l'arte digitale (presentazione)




Il mio legame con l'arte digitale è dovuto ad una prevenzione estetica molto primitiva, ma profondamente concettuale. Il mio interesse è scoprire se è possibile mantenere questa ingenuità, questa condizione delicata di creazione della poetica naif, usando solo i nuovi piccoli dispositivi e le applicazioni disponibili a chiunque nel mondo di oggi. Questi progetti sono di solito legati ai minuscoli momenti della giornata e cercano di rivelare la sua delicatezza poetica ed la sua durata effimera. Ce ne sono fondamentalmente tre: Abstract Mistakes, Clouds & Poems e Video Poesie. 

Abstract Mistakes sono alcune foto digitali scattate dalla fotocamera del cellulare e sempre da colpi spontanei e incontrollati avvenuti involontariamente. Faccio solo l’ inquadratura e lascio esattamente come sono stati registrati originalmente. Un'altra cosa importante è che devo aspettare che avvengano naturalmente, perché le fotografie non sono mai state pianificate, progettate o provocate in un altro modo che non sia solo una sorpresa emersa attraverso i miei errori per la gestione di questo dispositivo nella vita quotidiana. 

Clouds & Poems sono opere di fotomontaggio digitale fatte da fotografie di nuvole nei vari stati fatte proprio da me. Le immagini vengono riprocessate in un software semplice. Nessun cambiamento esagerato, nessun allungamento o distorsione. Sono appena tagliate e solo qualche rapporto tra il chiaroscuro è intensificato o mitigato. L'intento è quello di rivelare un volto mitologico delle nuvole e il potere poetico delle forme costantemente mutanti che alimentano l'immaginazione umana. 

I Video Poesie hanno due righe. Nella prima, sono il movimento di invenzione dei sensi visivi per i testi poetici da dove sono nati. Brevi, cercano solo di sostenere la durata di una lettura poetica o di una canzone, mantenendo un movimento con semplici riprese dei posti dove sono andato. In un altro modo, spesso raccolgo piccoli estratti dei film che guardo, perché mi rendo conto che alcune piccole sequenze, che sembrano indipendenti dall'intero, hanno una sfumatura sottostante che io chiamo: Parabole. Inserisco ogni tanto una nuova colonna sonora o do loro solo un nuovo titolo poetico, una sola frase che io chiamo: Universo. Una parabola instilla l'intuizione su un tema senza essere esplicita, perché con l'immaginazione nulla è esplicito, tutto è metaforico. La parabola ha questa caratteristica di mantenere il suo tema implícito, mascherato e dissimulato, che obbliga l'osservatore a rompere le sue preferenze prima di avvicinarsi al segreto che mantiene.